Apparenze

martedì 14 dicembre 2010 - Scritto da Stè alle 01:31
Sono sempre più bravo: rido, sorrido, annuisco e seguo interessato, per non attirare attenzione mentre dentro di me vomito ed un senso di nausea e di disgusto predomina su ogni altra sensazione, mentre un dolore al petto che come un proiettile scava dentro mordendo con dei denti infuocati. Un dolore che non fa capire la differenza tra realtà e surreale: il corpo immobilizzato e stremato che allo stesso tempo si contorce e si dimena, la mente paralizzata che vaga ed immagina, che immagina di dire, di fare, di parlare. Il fiato si fa corto ed il respiro affannato, il cuore sembra voler schizzare via ma che inizia a rassegnare e a piegarsi difronte alla forza del dolore abbandonando la guerra.
Ti accorgi di essere parte di una realtà dove tutto è l'opposto di tutto, dove un sorriso che fa da straccio per non far uscire il vomito marcio che hai dentro, dove un sorriso è una mano sopra la ferita per bloccare l'emorragia senza estrarre il proiettile, dove la luce diviene buio ed il buio diviene luce, dove la paura del buio diviene voglia di vita.


Hughie O'Donoghue - Yellow manIV (head)