Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Art. 35.
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Strano, ma si tratta proprio della nostra costituzione, della costituzione italiana, la costituzione del paese degli oltre mille morti l'anno sul lavoro. Sei solo ieri. Solo lo scorso anno, in Italia ne abbiamo contati 1170, oltre diecimila dal 2002 ad oggi, senza contare il dramma delle malattie professionali, che spesso insorgono dopo 20, 25 anni di servizio: molte volte si muore senza sapere cosa ha causato la malattia, ignorando che a uccidere sono state le condizioni di lavoro e la scarsa sicurezza.
Diario del 3 ottobre 2008
Tre operai sono morti sul colpo in un cantiere per la costruzione di un pilone del viadotto della variante di valico dell'A1, a Barberino del Mugello, cadendo dalla piattaforma sulla quale stavano lavorando. Un ventisettenne di Bastia Umbra è morto schiacciato da un carroponte telescopico, in una ditta di Bettona. A Genova, un operaio di 33 anni, Nino Emiliano Cassola, è caduto in un pozzo per l’estrazione di biogas nella discarica di rifiuti di Scarpino. Vicino Sesto Fiorentino, un operaio è morto e due sono rimasti feriti mentre stavano lavorando su un carrello per la manutenzione della linea aerea ferroviaria.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Art. 35.
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Strano, ma si tratta proprio della nostra costituzione, della costituzione italiana, la costituzione del paese degli oltre mille morti l'anno sul lavoro. Sei solo ieri. Solo lo scorso anno, in Italia ne abbiamo contati 1170, oltre diecimila dal 2002 ad oggi, senza contare il dramma delle malattie professionali, che spesso insorgono dopo 20, 25 anni di servizio: molte volte si muore senza sapere cosa ha causato la malattia, ignorando che a uccidere sono state le condizioni di lavoro e la scarsa sicurezza.
Diario del 3 ottobre 2008
Tre operai sono morti sul colpo in un cantiere per la costruzione di un pilone del viadotto della variante di valico dell'A1, a Barberino del Mugello, cadendo dalla piattaforma sulla quale stavano lavorando. Un ventisettenne di Bastia Umbra è morto schiacciato da un carroponte telescopico, in una ditta di Bettona. A Genova, un operaio di 33 anni, Nino Emiliano Cassola, è caduto in un pozzo per l’estrazione di biogas nella discarica di rifiuti di Scarpino. Vicino Sesto Fiorentino, un operaio è morto e due sono rimasti feriti mentre stavano lavorando su un carrello per la manutenzione della linea aerea ferroviaria.
Lo spot realizzato dalla provincia di Brescia